U
ASILO A ROMA
Proposta
ideativa per la realizzazione di un asilo nido per 60 bambini e attrezzatura
parco pubblico e gioco bambini
Roma
2013
Concorso di idee
Gruppo di progettazione: Pino Pasquali (Capogruppo), Ivana Katic , Valeria Penna
Roma
2013
Concorso di idee
Gruppo di progettazione: Pino Pasquali (Capogruppo), Ivana Katic , Valeria Penna
Ente banditore: Consorzio Villa Troili
Il progetto dell’asilo si sviluppa a partire dal concetto
della scatola. La scatola è da sempre un oggetto che cattura la curiosità dei
bambini, poichè essa racchiude infinite possibilità sia come oggetto in sè che
per ciò che rappresenta; la scatola è un contenitore di oggetti e di
possibilità, e il piacere della scoperta di questo spazio lascia spazio alla
fantasia dei bambini e ne stimola l’immaginazione.
Nel progetto dell’asilo ogni scatola contiene una funzione, un mondo da scoprire, un luogo raccolto che si relaziona con gli spazi circostanti creando un equilibrio armonico che offra il massimo comfort.
L’asilo è il luogo del gioco e dell’apprendimento, ma anche il luogo del distacco dai genitori. Creare un ambiente accogliente in cui il bambino si senta protetto è l’obiettivo principale del progetto. Lo spazio centrale dell’asilo, che diventa un punto di riferimento, visivamente aperto verso gli ambienti interni e fisicamente verso il cielo, diventa il fulcro attorno al quale tutto ruota e verso il quale il bambino si sente attratto a causa di quel desiderio inconscio di ritorno all’utero materno enunciato da Freud.
L’edificio è posizionato in modo tale da privilegiare il rapporto con l’area boschiva, nel rispetto di un orientamento che garantisca il corretto soleggiamento degli ambienti interni.
L’architettura è caratterizzata da volumi semplici che, come delle scatole diventano i contenitori delle diverse attività. Dall’ampio atrio di ingresso partono i percorsi di collegamento ai vari ambienti, organizzati in maniera funzionale secondo uno schema facilmente fruibile da bambini ed insegnanti.
Nel progetto dell’asilo ogni scatola contiene una funzione, un mondo da scoprire, un luogo raccolto che si relaziona con gli spazi circostanti creando un equilibrio armonico che offra il massimo comfort.
L’asilo è il luogo del gioco e dell’apprendimento, ma anche il luogo del distacco dai genitori. Creare un ambiente accogliente in cui il bambino si senta protetto è l’obiettivo principale del progetto. Lo spazio centrale dell’asilo, che diventa un punto di riferimento, visivamente aperto verso gli ambienti interni e fisicamente verso il cielo, diventa il fulcro attorno al quale tutto ruota e verso il quale il bambino si sente attratto a causa di quel desiderio inconscio di ritorno all’utero materno enunciato da Freud.
L’edificio è posizionato in modo tale da privilegiare il rapporto con l’area boschiva, nel rispetto di un orientamento che garantisca il corretto soleggiamento degli ambienti interni.
L’architettura è caratterizzata da volumi semplici che, come delle scatole diventano i contenitori delle diverse attività. Dall’ampio atrio di ingresso partono i percorsi di collegamento ai vari ambienti, organizzati in maniera funzionale secondo uno schema facilmente fruibile da bambini ed insegnanti.