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CASA A SACROFANO
Sacrofano (RM)
2000-2001
2000-2001
Foto: Alberto Muciaccia
Opera inserita dal MIC nel “Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi ”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura”
https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=3804
Opera inserita dal MIC nel “Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi ”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura”
https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=3804
Questa è una casa italiana! E' una casa solida, di pietra,
ferma nel tempo, eppure sempre attuale, una casa in cui non ci sono distinzioni
di materiali tra interno ed esterno. E' realizzata senza troppe complessità
spaziali. E' quasi una casa archetipa, che accoglie mobili oggetti e anche
opere d'arte e tra questi instaura una geometria non rigida e non solamente
funzionale. Questa casa risponde non solo ad esigenze materiali di chi la abita
ma determina lo spazio giusto per esaltare gli aspetti poetici della
quotidianità. E' un'architettura che si sviluppa intorno a tipologie immutabili
e a forme elementari, caratteristiche dei contadini del luogo che abitano in
questa zona dai tempi degli Etruschi.
La sua forma tende ad una semplificazione dei modi di vita a cui ci costringe la società contemporanea e la caratteristica tipologica è quella di un'architettura rurale, una reinterpretazione in chiave contemporanea del vivere in campagna. E' posta in una zona a nord di Roma in un'area dove spesso è stato edificato in maniera piuttosto discutibile, ma che mantiene tuttavia un'atmosfera ancora selvaggia. La scelta dei materiali si è ispirata al colore delle costruzioni dei centri storici dell'alto Lazio, dove prevale la pietra di colore grigio (peperino, quarzite, ardesia chiara) e agli intonaci lasciati grezzi che in questo caso sono stati dipinti con terre naturali. La casa si sviluppa su tre livelli a pianta rettangolare su un terreno in declivio: è divisa in una zona giorno su due livelli con portico antistante nella parte alta del terreno, e la zona notte in quella verso valle; entrambe affacciano su ampi giardini. L'elemento che la caratterizza maggiormente è la grande vetrata, da cui si può godere del panorama della campagna romana e della città di Roma, per questo non è una casa che segue la moda, o la ricerca di una ricchezza artificiale, ma una casa forte di poetiche adesioni alle idee che permangono nella storia dell'abitare.
La sua forma tende ad una semplificazione dei modi di vita a cui ci costringe la società contemporanea e la caratteristica tipologica è quella di un'architettura rurale, una reinterpretazione in chiave contemporanea del vivere in campagna. E' posta in una zona a nord di Roma in un'area dove spesso è stato edificato in maniera piuttosto discutibile, ma che mantiene tuttavia un'atmosfera ancora selvaggia. La scelta dei materiali si è ispirata al colore delle costruzioni dei centri storici dell'alto Lazio, dove prevale la pietra di colore grigio (peperino, quarzite, ardesia chiara) e agli intonaci lasciati grezzi che in questo caso sono stati dipinti con terre naturali. La casa si sviluppa su tre livelli a pianta rettangolare su un terreno in declivio: è divisa in una zona giorno su due livelli con portico antistante nella parte alta del terreno, e la zona notte in quella verso valle; entrambe affacciano su ampi giardini. L'elemento che la caratterizza maggiormente è la grande vetrata, da cui si può godere del panorama della campagna romana e della città di Roma, per questo non è una casa che segue la moda, o la ricerca di una ricchezza artificiale, ma una casa forte di poetiche adesioni alle idee che permangono nella storia dell'abitare.