LA ROUE ET LA SPHÈRE

di Pino Pasquali
con la collaborazione di Valeria Penna




1. L’opera d’arte nell’opera d’arte

2. L’arte, l’architettura, la poesia, la musica… ed ogni espressione artistica dell’uomo hanno un’origine comune che viene declinata con tecniche diverse.

3. Qualunque espressione artistica dell’Uomo è la necessità dell’animo di emozionare, di meravigliare e di creare bellezza.

4. Il lavoro filosofico è propriamente, come spesso in architettura, un lavoro su sé stessi. Sul proprio modo di vedere, su come si vedono le cose e su cosa si pretende da esse.  Ludwig Wittgenstein

5. Una rivoluzione artistica più una rivoluzione artistica genera una nuova rivoluzione permanente e atemporale

6. La ruota di Duchamp nella sfera di Ledoux è un “neoclassicismo neodadaista”

7. La sfera come elemento primigenio dell’universo, e la ruota come l’inizio dell’evoluzione tecnologica dell’umanità

8. Come le Violon d’Ingres di Man Ray, ispirato alla bagnante di Valpinçon, di Jean-Auguste Dominique Ingres

9. L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità. Ugo Foscolo

10. La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori ma nel vederli con nuovi occhi. Marcel Proust

11. L’emergere delle relazioni tra le cose, più che le cose stesse, pone sempre nuovi significati. Aldo Rossi

12. Quest’opera è l’accostamento e il montaggio di oggetti preesistenti come “oggetti di affezione”. E’ destinata a divertire, disorientare o ispirare alla riflessione ma non a suscitare ammirazione per l’eccellenza tecnica che si ricerca solitamente nelle opere d’arte. Non vuole essere solo un progetto in cui dialogano un’opera d’Arte con un’Architettura che la contiene, ma una sceneggiatura di un film in cui si esalta la contemporaneità di “Artisti” che hanno segnato la storia. Proust – Ledoux – Duchamp – Rossi – Kubrick – Nietzsche - Strauss