SABAUDIA
Mostra antologica sulla costruzione della città


Sabaudia
Biblioteca Comunale
Agosto 1980

Promossa da: Biblioteca comunale di Sabaudia
Con il contributo di: Regione Lazio, Provincia di Latina, Camera di commerccio I.A.A. di Latina, Consorzio servizi culturali di Latina, Comune di Sabaudia
A cura di: Giuseppe Pasquali, Alfredo Passeri

La bonifica Pontina ha rappresentato finora un tema privilegiato per indagini sulla gestione territoriale del regime fascista; e la pubblicistica a riguardo ne testimonia la validità degli studi svolti. Il significato politico e culturale dato a tale operazione risulta abbastanza chiaro ed inequivocabile dalle analisi degli studiosi in epoche recenti (vedi la Biennale di Venezia del 1976). La mostra vuole essere un contributo sul rapporto formale-funzionale della sua architettura con la cultura del tempo. Questa mostra antologica, organizzata per conto del Comune, con il contributo della Biblioteca Comunale, sul tema dei “progetti” è lo spunto per un tentativo di lettura tipologica della “città”, cioè un’analisi dei singoli interventi attraverso i disegni originali ed attraverso i documenti messi a disposizione dagli stessi progettisti. Noi crediamo che tale documentazione scientifica venga a testimoniare eventi fondamentali nella storia di questo insediamento umano, al di là di ogni considerazione di ordine politico. Poichè gli elementi strutturanti le “città nuove” fanno parte della memoria collettiva della gente e dei luoghi, così come lo sono i resti di un epoca romana e le sue testimonianze di vita sulla palude, è necessario storicizzare e salvaguardare quelli che sono gli interventi primari, oggetto alcune volte di deformazioni.
Il significato di questa documentazione è nell’esigenza di fornire agli studiosi, agli amministratori ed alla popolazione, uno strumento completo di consultazione per ricerche destinate all’approfondimento di temi qui accennati o per interventi di risanamento o di riuso nel tessuto urbano di questa città di fondazione














SABAUDIA
CITTA’ NUOVA FASCISTA

Londra
Architecture Association
15  Gennaio - 13 Febbraio 1982











SABAUDIA 1933-1934

Sabaudia
Biblioteca Comunale
1984

L’anno delle celebrazioni del Cinquantesimo anniversario di Sabaudia, solennemente inaugurato dal Presidente Sandro Pertini, si chiude con la manifestazione di maggiore rilievo culturale: la mostra dei progetti per la costruzione della città e di alcune soluzioni progettuali per il futuro.
La mostra, con il relativo catalogo, vuole essere anche un atto di doveroso omaggio a Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Luigi Piccinato, Alfredo Scalpelli, autori del Piano Regolatore del 1934, e gli agli altri illustri architetti: Angiolo Mazzoni, Angelo Vicario, Oriolo Frezzotti che, stimolati dalla straordinaria bellezza di questa terra, crearono una “città modello” che suscitò subito entusiastici consensi.
Le Corbusier avvertì con geniale intuizione che i quattro progettisti del Piano Regolatore avevano prodotto un capolavoro. Il grande architetto francese non esitò a definire Sabaudia: “un dolce poema, forse un poco romantico, segno evidente d’amore”. Pietro Bottoni famoso urbanista degli anni Trenta, affermò che Sabaudia rappresenta “il più bello e, per ora, insuperato esempio di un organico complesso urbanistico italiano”.
Nel dopoguerra, con intenti riduttivi se non proprio dispregiativi, si tentò di assegnare a questo “modello urbanistico” un valore di semplice testimonianza storica, priva di autentico contenuto, enfatizzata dal regime fascista.
Le recenti tendenze, attraverso analisi e giudizi più sereni e articolati sul Movimento Moderno, attribuiscono a Sabaudia una collocazione esemplare nella cultura moderna per il duplice riferimento alle due concorrenti dominanti l’architettura italiana tra le due guerre: il “Razionalismo” ed il “Novecento”.
Autorevole conferma di questo rinnovato interesse per la  nostra città si è avuta in occasione di una mostra, che si è tenuta con notevole successo alcuni anni fa a Londra presso l’Architectural Association, organizzata, come l’attuale, dagli architetti Giuseppe Pasquali e Pasquale Pinna.
La rivalutazione del “modello Sabaudia” è per noi sollecitazione non soltanto per la tutela delle sue caratteristiche esesrnziali ma per una indagine e ricerca delle linee evolutive senza soluzioni di continuità e anche senza schemi puramente ripetitivi.
E’ questa la ragione per cui i modelli a confronto (quelli realizzati e quelli possibili di una città che si evolve) in questa mostra vogliono costituire una riscoperta della essenzialità della memoria storica della città e nello stesso tempo un’occasione per l’ulteriore creatività.

Nello Ialongo Sindaco di Sabaudia